La tastiera e’ piu’ veloce del mouse

Richiede piu’ fatica e tempo per imparare ad utilizzarla e memorizzare i comandi, ma che fosse piu’ veloce usare il computer con la tastiera che con il mouse l’ho scoperto quando sono stato l’accompagnatore di “un grande invalido”, cosi’ si chiamano le persone invalide a causa della guerra. Lui era cieco e usava un sintetizzatore vocale e la tastiea per fare tutto con il computer. Con lui imparai quanto piu’ veloce fosse usare la tastiera che il mouse.
Oggi leggendo “How To Become A True Keyboard Warrior (And Stop Using Your Mouse)” ho scoperto l’estensione di chrome Vinium che aiuta ad usare la tastiera per muoversi con il browser… e cosiderando che si passa molto tempo con il browser vale la pena imaparlo ad utilizzare!

Perche’ esiste il tempo?

James Hillman  citando un grande rabino ebreo che disse: “Dio ha creato il mondo e poi ha creato il tempo perche’ tutte le cose non accadessero insieme”

Telegram BotFather

Spesso si vuole che programmi o script implementati per automatizzare processi , controlli e molto altro ci inviino in maniera autonoma e proattiva delle comuinicazioni… del tipo “sto ancora finzionando! Tranquillo!” oppure “… ho appena scoperto che quella cosa NON FUNZIONA piu’!”

Per fare questo si puo’ usare telegram. i passi sono questi:

cerca la chat con BotFather che e’ il “padrino di telegram” e chiedigli di creare un bot (un canale di comunicazione attraverso cui il tuo programma coimunichera’ con te).
Per fare queto scrivigli il comando “/newbot” e dopo una serie di domande lui, da bravo Padrino, creera’ il tuo bot!
Ti comunichera’ anche un <TOKEN> di accesso per scrivere sul canale.

Solitamente il bot (o meglio il programma) risponde se interrogato. Se si vuole che lui (il programma) invii messaggi in modo proattivo bisogna conoscere un’altro parametro che e’ il “chat_id” e lo si puo’ conoiscere visitando questa pagina:
https://api.telegram.org/bot<TOKEN>/getUpdates
dove al posto di <TOKEN> va inserito il <TOKEN> prima fornito da BotFather.
L’identificativo della chat sara nella risposta:

  • result: [{message: {from: {chat: {id: 23423424234, …..

Un po’ di codice:

Messaggi Proattivi

import requests

def telegram_bot_sendtext(bot_message):
    bot_token = '<TOKEN>';
    bot_chatID = '<chatID>';
    send_text = 'https://api.telegram.org/bot' + bot_token + '/sendMessage?chat_id=' + bot_chatID + '&parse_mode=Markdown&text=' + bot_message;
    response = requests.get(send_text);
    return response.json();


test = telegram_bot_sendtext("salutat vos servo tuo!");
print(test)

Messaggi su interrogazione:

import telepot

def on_chat_message(msg):
    content_type, chat_type, chat_id = telepot.glance(msg)
    if content_type == 'text':
        bot.sendMessage(chat_id, 'ciao, sono un bot molto stupido!')

TOKEN = '<TOKEN>'

bot = telepot.Bot(TOKEN)
bot.message_loop(on_chat_message)

print('Listening ...')

import time
while 1:
    time.sleep(10)

Messaggi regolari e periodici

import time
import schedule
import requests


def telegram_bot_sendtext(bot_message):
    
    bot_token = '<TOKEN>'
    bot_chatID = '<ID_CHAT>'
    send_text = 'https://api.telegram.org/bot' + bot_token + '/sendMessage?chat_id=' + bot_chatID + '&parse_mode=Markdown&text=' + bot_message

    response = requests.get(send_text)

    return response.json()


def report():
    my_message = "Voglio salutarti ogni giorno alle 12:00"
    telegram_bot_sendtext(my_message)


    
schedule.every().day.at("12:00").do(report)

while True:
    schedule.run_pending()
    time.sleep(1)

Non mi dilungo sulla descrizione del codice perche’ il web ne e’ pieno. Qui mi preme solo consigliare la libreria telepot per la sua semplicita’ e come prendere l’identificativo della chat.

Automatizzare

Di seguito un po’ di link per automatizzare il lavoro… senza scrivere una linea di codice

  • https://simplescraper.io/ (webscraping)
  • https://zapier.com/ (content curation)
  • https://phantombuster.com/
  • https://parabola.io/ (sentiment analyzer)

Jennicam: la prima donna a trasmettere in streaming la sua vita su Internet

Nel 1996, la diciannovenne Jennifer Ringley accese una webcam che si trovava sopra il computer nella sua stanza del dormitorio del college. In quel semplice atto, scrive Aleks Krotoski, ha cambiato il mondo moderno.

Sarebbe, a prima vista, una cosa del tutto innocente da fare. Ma invece di usare la webcam per parlare con amici e parenti a casa a Harrisburg, in Pennyslvania, l’ha usata per fare una cosa molto insolita: per trasmettere se stessa in diretta, a un globo di sconosciuti, 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana.

Nel nostro mondo disseminato di social media di snapchat in eccesso, questa non è una novità.

L’unica cosa notevole che un consumatore moderno di Facebook Live potrebbe trovare su Jennicam, come veniva chiamata, sarebbe quanto fosse spazzatura: un’immagine innocua, granulosa, ferma, in bianco e nero sul suo sito web veniva sostituita ogni 15 secondi da un’altra immagine innocua, granulosa, ferma, in bianco e nero.

Ma ha spinto Jennifer Ringley a una fama senza precedenti e ha gettato le basi per le conversazioni che abbiamo oggi sul web.

Le webcam erano una tecnologia profondamente orientata al futuro allora, durante l’era in cui dovevi usare un modem e una connessione dial-up.

I siti web impiegavano minuti interi per essere caricati, ogni minuto pagato uno per uno. Eppure, sebbene il flusso di foto di Jennifer fosse di solito di una stanza vuota (era a lezione o in bagno), o di Jennifer che guardava il computer, o seduta sul letto a studiare, o – in un attimo di azione, la faceva fare il bucato o lavarsi i denti: questa presentazione del banale era assolutamente avvincente. Quattro milioni di persone – quindi una percentuale molto maggiore di utenti Internet di quanto non lo sia oggi – guarderebbero i suoi aggiornamenti di un quarto di minuto della vita quotidiana.

http://www.arttech.ab.ca/pbrown/jenni/jenni.html

Se ognuno dicesse

Se la nota dicesse: non e’ una nota che fa la musica
…non ci sarebbero le sinfonie.
Se la parola dicesse: non e’ una parola che puo’ fare una pagina
…non ci sarebbero libri.
Se la pietra dicesse: non e’ una pietra che puo’ alzare un muro
…non ci sarebbero case.
Se la goccia d’acqua dicesse: non e’ una goccia d’acqua
che puo’ fare un fiume
…non ci sarebbe l’oceano.
Se il chicco di grano dicesse: non e’ un chicco di grano
che puo’ seminare un campo
…non ci sarebbe la messe.
Se l’uomo dicesse: non e’ un gesto d’amore
che può salvare l’umanità
…non ci sarebbero mai ne’ giustizia, ne’ dignità, ne’ felicita’
sulla terra degli uomini.
Come la sinfonia ha bisogno di ogni nota
Come il libro ha bisogno di ogni parola
Come la casa ha bisogno di ogni pietra
Come l’oceano ha bisogno di ogni goccia d’acqua
Come la messe ha bisogno di ogni chicco
l’umanita’ intera ha bisogno di te,
qui dove sei,
unico,
e percio’ insostituibile.

Michel Quoist

I Barbari

Girando per la rete ho trovato qualcosa che sembra rispondere ad una vecchia
domanda su cosa sia successo ai giovani d’oggi
e come siano cambiati.

Buona visione:

parte 1  
http://www.youtube.com/watch?v=gejrNkGWjec

parte 2  
http://www.youtube.com/watch?v=Y0pSU76yO_w&feature=channel

parte 3  
http://www.youtube.com/watch?v=KS6B5Z3vERM&feature=channel

parte 4  
http://www.youtube.com/watch?v=xNelOv9KZvc

parte 5  
http://www.youtube.com/watch?v=G_CZbUqL1r8&feature=channel

parte 6  
http://www.youtube.com/watch?v=izOWBTOoS3Q

parte 7  
http://www.youtube.com/watch?v=l_v1ubhL4Qk

parte 8  
http://www.youtube.com/watch?v=w-HJkCZn7J8&feature=channel